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Progetto di restauro della Fortezza da Basso di Firenze

Progetto di Archizoom Ass.

 

Firenze

Anno:      1968

Progetto 

 

 

Dentro la Fortezza Medicea viene progettato un enorme contenitore in acciaio attrezzato per l’attività espositiva, che riempie senza disegno proprio, in violentissimo specchiante contrasto, il monumento antico. E così l’architettura antica diventa il disegno del moderno e l’acciaio, crudele, freddo, perfetto, “rispecchia” la forma del manufatto rinascimentale. Il visitatore entra in una lunga galleria sotterranea che sbuca in un “catino” quadrato, dalle pareti inclinate. Interamente rivestito di ceramica gialla, sui cui bordi cresce un’architettura “tecnica” camuffata e annullata nel suo disegno tecnico costruttivo, da una rete metallica che diventa la “facciata” dei quattro lati del cortile. L’architettura grazie alla rete si riduce così ad una pellicola, una superficie omogenea indifferenziata, senza disegno. Dal “catino” si sale in uno spazio indifferenziato allestibile, attraversato alla quota di 5m., da enormi pedane, inclinate a 45°, che ancora una volta annientano il disegno dello spazio e si offrono come dei grandi vassoi lineari allestibili.

L’architettura si riscopre prima di tutto un contenitore di eventi e, ridotta ad involucro, si disegna a partire dal contesto urbano e territoriale che l’ha generata. Sono queste affermazioni progettuali che anticipano il progetto della “No stop city”.

 

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